Le parole di Mister Cusatis al termine di Lecco – Alcione Milano

L’Alcione lotta, ma contro il Lecco termina 1-0. Un buon secondo tempo degli Orange non basta per strappare un pareggio ai blucelesti, bravi a respingere gli assalti dei ragazzi di Cusatis, che nel post partita commenta il match.

Riguardo alla prestazione: «Siamo venuti a giocare contro una squadra di grandissimo blasone, che ha fatto la Serie B, e che sapevamo perfettamente quali difficoltà ci avrebbe creato. Forse il nostro rammarico maggiore è che nel primo tempo potevamo avere un po’ più di coraggio. Solo col gioco e tenendo un po’ di più la palla noi potevamo metterli in difficoltà, e infatti nel secondo tempo, quando abbiamo mostrato più personalità, abbiamo fatto bene. Poi nel percorso che stiamo facendo ci sta perdere a Lecco. Noi giochiamo sempre per vincere e per fare bene, però sappiamo dove vogliamo arrivare e continueremo ad andare avanti per la nostra strada».

Riguardo all’impiego di Piccinocchi, mister Cusatis spiega le motivazioni delle sue assenze nelle ultime gare: «Piccinocchi è partito bene ma da un po’ di settimane ha un fastidio al polpaccio che lo sta limitando, e oggi contro un avversario forte e fisico come il Lecco volevo schierare solo giocatori che fossero al massimo della condizione. Poi noi siamo una società che sa aspettare e che non ha paura di prendersi dei rischi, oggi abbiamo fatto esordire un ragazzo, Caremoli, che è con noi da quanto ha 8 anni. Sappiamo che tipo di percorso vogliamo fare e quindi cerchiamo di fare le nostre cose senza pressioni».

Sulla capacità di rimanere sempre in partita: «Siamo consapevoli di dover resistere contro squadre forti, e sapevamo che venendo qui a Lecco ci avrebbe potuto attendere un primo tempo così. Ma sappiamo anche che per vincere dobbiamo palleggiare e giocare d’insieme, perché siamo una squadra costruita per fare quello. La nostra virtù è che anche quando soffriamo, lo facciamo con grande spirito. Noi crediamo che con il lavoro si possa affrontare questo campionato, l’obiettivo è la salvezza, io continuo a guardarmi dietro invece che avanti».